La Pasqua nel Salento: Viaggio tra Fede, Sapori e Tradizioni

La Pasqua nel Salento: Viaggio tra Fede, Sapori e Tradizioni

C’è un luogo dove la Pasqua non è solo una festa, ma un’esperienza che vibra nell’aria, tra canti antichi, tavole imbandite e riti che sfidano i secoli. Il Salento trasforma la Settimana Santa in un’opera d’arte vivente, dove sacro e profano si intrecciano come i rami dei Panarieddhi, le intricate palme benedette. Qui, ogni gesto ha un significato, ogni piatto racconta una storia, e le processioni sono quadri in movimento che commuovono anche i cuori più scettici.

Domenica delle Palme: l’arte che diventa fede

Immaginate vie illuminate da rami d’ulivo intrecciati a forma di croci, cuori o cestini, minuziosamente decorati con fiori e nastri. A Gallipoli e Lecce, le anziane insegnano alle giovani l’arte dei Panarieddhi:

  • “Quistu te porta furtuna!” sussurrano, consegnando il ramoscello benedetto.
  • Credenza popolare: l’ulivo dell’anno precedente, bruciato, scaccia le malattie.

La Settimana Santa: un’emozione collettiva

1. Giovedì Santo — I Sepolcri e il miracolo del grano
Le chiese diventano giardini sacri:

  • “Lu granu”: vasetti di grano germogliato al buio, simbolo di resurrezione (a Galatina, si visitano sette chiese in pellegrinaggio).
  • Silenzio sacro: le campane tacciono, sostituite dal suono ancestrale delle troccole (strumenti di legno).

2. Venerdì Santo — Le processioni che toccano l’anima

  • Francavilla Fontana: le Fracchietorce alte come case, illuminano la notte come un fiume di fuoco.
  • Taranto: i Perdoni, scalzi e incappucciati, camminano per 24 ore cantando nenie struggenti.
  • Cutrofiano: la Via Crucis vivente con figuranti in costumi d’epoca. “Lo faccio per grazia ricevuta”, confida un partecipante.

3. Sabato Santo — La notte che esplode di gioia
A mezzanotte, le campane tornano a suonare. Alezio esplode in un concerto di pentole e coperchi battuti per le strade!

4. Domenica di Pasqua — La luce vince

  • Ostuni: la Corsa degli Angeli, dove due bambini in volo verso la Madonna lasciano il pubblico senza fiato.
  • Tutti a tavola!: il pranzo più atteso dell’anno sta per iniziare.

A tavola: il rito goloso della Pasqua salentina

🍴 Antipasti rituali

  • Pittule: soffici frittelle con baccalà o cime di rapa.
  • Torte rustiche: croccanti scrigni di ricotta e verdure.

🍝 Primi piatti sacri (e profumati)

  • Massa cu l’agghiu: tagliatelle con sugo d’agnello e mentuccia.
  • Risotto agli asparagi selvatici: un tributo alla primavera.

🍖 Secondi che profumano di famiglia

  • Agnello al forno: croccante fuori, tenero dentro, irresistibile.
  • Turcinieddhri: involtini di interiora per i palati coraggiosi.

🍪 Dolci che parlano di rinascita

  • Scarcèdde: biscotti a forma di nido con l’uovo sodo al centro.
  • Pasticciotti pasquali: ricotta e crema pasticcera in un abbraccio di pasta frolla.

Curiosità: A Pasquetta, il “Picnic del Santo Sepolcro” vede famiglie riunite in campagna con cibi benedetti.

Riti domestici: tra fede e folklore

  • “Rompere le uova”: a tavola, si sfida chi ha il guscio più duro. Il perdente paga il caffè!
  • Cantu te la Passiuna: a Martignano, i nonni cantano la Passione in griko, l’antico dialetto greco-salentino.
  • Benedizione della casa: acqua profumata con petali di rose purifica ogni stanza.

Dove vivere la magia

  • Lecce: processioni tra barocco illuminato.
  • Galatina: sepulcri fioriti nel borgo medievale.
  • Otranto: passeggiate lungo mare a stomaco pieno.

Perché venire?
Per le processioni notturne avvolte nel chiarore delle fiaccole.
Per il calore di una comunità che vi accoglie come figli.
Per assaggiare una tradizione che altrove non esiste.

“A Pasqua, ogni campanile ha la sua voce”, dice un proverbio. Ma in Salento, tutte cantano la stessa melodia: quella della condivisione.


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📌 Info utili:

  • Eventi: consultare i siti dei Comuni di Lecce, Gallipoli e Ostuni.

Luigi Palumbo

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